Salta al contenuto principale

Orbettino

Anguis fragilis

Orvet

L'Orvet Anguis fragilis (© Andreas Meyer)

Scheda specie

Stato di minaccia : non minacciato (LC)

Priorità nazionale : -

Caratteristiche :

  • Corpo snello
  • Lunga coda, difficilmente distinguibile dal tronco, se visto dall’alto
  • Testa prominente con un collo poco definito
  • Occhi piccoli e discreti
  • Squame lisce e luccicanti
  • Maschi adulti: livrea color grigio o marrone uniforme
  • Femmine e giovani: fianchi color marrone scuro o nero con una linea dorsale scura, più o meno definita
  • Giovani colorati di chiaro, Colori dai riflessi rame-metallico, dorati o argentati

Confusioni possibili
Orbettino italiano
Colubro liscio

Aggiungere un' osservazione

description

Caratteri distintivi

L’Orbettino (Anguis fragilis, Linnaeus 1758), spesso erroneamente ritenuto un Serpente, è un Sauro assolutamente innocuo che può raggiungere una lunghezza massima di 50 cm. La femmina è di norma più lunga del maschio. Gli adulti mostrano una colorazione che può variare dal grigio al bruno marrone, mentre i giovani sono piuttosto dorati o argentati. I i maschi sono solitamente di colore uniforme, mentre la maggior parte delle femmine e dei giovani individui presentano fianchi,ventre con bande longitudinali scure. I maschi di una certa età possono essere pigmentati di azzurro o di blu.

Se visto dall’alto, un Orbettino è identico dalla testa alla coda e presenta un corpo cilindrico a sezione circolare.  Contrariamente ai serpenti, l’orbettino possiede piccole scaglie disposte uniformemente su tutto il ventre. La sua coda può essere lunga il doppio del suo corpo, ma se sezionata o meglio abbandonata per autotomia nelle fauci dei predatori,a differenza di ciò che avviene nelle lucertole, essa non ricresce più, ma guarisce cicatrizzando sotto forma di un moncherino.

L’Orbettino si differenzia dai serpenti anche per il fatto che possiede degli occhi dotati di palpebre, mentre in questi ultimi sono ricoperti da due scaglie trasparenti fisse. L’assenza di un orifizio auricolare visibile, negli esemplari indigeni dell‘ Europa occidentale, è invece un carattere che li accomuna ai serpenti. 

moeurs

Modo di vita

L’Orbettino, che può raggiungere un’età superiore ai 40 anni, trascorre la maggior parte del suo tempo sotto terra: il suo corpo cilindrico e  rivestito di squame, sostenute e rinforzante da placchette ossee (osteoderma), gli fornisce un efficace protezione per gli spostamenti nel sottosuolo.

I giovani, lunghi alla nascita dai 7 ai 9 cm, sembrano utilizzare gallerie già presenti nel terreno, mentre gli adulti se le scavano da soli. Durante il periodo invernale, possono scendere fino a 1,5 m di profondità. Capita che numerosi esemplari, anche fino a un centinaio, si radunino a svernare in tane di roditori abbandonate, dopo aver richiuso le entrate con erba, muschio e terra.

Anche in estate è possibile osservare gruppi di Orbettini, in particolare giovani e sub-adulti, riuniti sotto cataste di legna, mucchi di pietre, assi, lastre di pietra o di metallo, oppure mucchi di fieno, di strame in decomposizione o di letame. Non sono però tanto i bisogni sociali a riunirli, quanto le condizioni favorevoli: in questi luoghi essi trovanocalore,protezione e allo stesso tempo possono cacciare indisturbati i lombrichi e i gasteropodi, i quali costituiscono la loro dieta principale.

L’Orbettino, con il suo modo di vita schivo e crepuscolare, rende  difficile stabililre con quale frequenzasi trovi in una determinata regione. L’animale, comunque, sale regolarmente in superficie, soprattutto all’inizio della primavera, il mattino e la sera, per scaldarsi al sole.

Quando termoregolato, l’Orbettino mostra una velocità sorprendente e se disturbato si rifugia fulmineamente nell’erba alta o in un buco nel terreno. Nei suoi movimenti l’Orbettino è però più goffo dei serpenti; l’osteoderma, ossia la sua corazza di squame rinforzate, conferisceal suo corpo una certa rigidità, rilevabile anche al tatto. L’Orbettino sembra prediligere temperature insolitamente basse per un rettile, tra i 14 °C e i 29 °C. Ciò non toglie che un elevato accumulo di calore si riveli vantaggioso, in quanto gli permette di soffermarsi più a lungo in terreni umidi e freschi, prima di essere nuovamente costretto a esporsi al sole o a spostarsi in un luogo più caldo.

Le femmine di Orbettino, si accoppiano ogni 2 anni fra aprile e giugno. Le femmine, dopo più o meno 3 mesi di gestazione, mettono al mondo, durante la notte, da 4 a 22 piccoli i quali diventeranno adulti nel corso del terzo anno di vita. Nel periodo  degli amori i maschi lottano tra di loro, mordendosi a vicenda sui fianchi. Per difendersi dai morsi, i maschi si appiattiscono sul suolo in modo da presentare all’avversario unicamente le parti piu larghe della schiena senza scoprire i fianchi . Durante l’accoppiamento, che ha luogo da aprile a giugno e può durare anche alcune ore, il maschio trattiene la femmina alla nuca servendosi delle mascelle. In quest’ occasione è possibile osservare come la testa del maschio sia sensibilmente più grande di quella della femmina. L’Orbettino è ovoviviparo viviparo.

Il nemico più pericoloso dell’Orbettino é probabilmente l’uomo. Negli agglomerati urbani e nelle riserve di caccia si aggiungono anche gatti, galline e fagiani. Un ruolo minore possono averlo anche i predatori selvatici, tra i quali il Gheppio comune, la Cornacchia nera, i Mustelidi e la Volpe, mentre per i piccoli anche merli, storni, talpe e coronelle.

repartition

Distribuzione

In Svizzera l’Orbettino è diffuso dalla zona collinare fino a un altitudine di oltre 2'100 m nelle Alpi.

carta di distribuzione

protection

Protezione

L’Orbettinoè attualmente ancora molto diffuso e non viene per ora considerato in pericolo. Ciò non toglie che anche questa specie possa aver risentito dello sviluppo edilizio e agricolo degli ultimi decenni. La mancanza d’informazioni precise circa la sua effettiva distribuzione, in particolare negli agglomerati, rende tuttora molto difficile ogni valutazione su un’eventuale diminuzione del suo habitat e ancor più difficoltoso la scelta di misure di protezione efficaci.

La progressiva parcellazione dei territori sull’Altopiano, rende sempre più problematico il trasferimento di questi animali da un habitat all’altro. Si rivela dunque importante la salvaguardia di corridoi di collegamento tra questi ambienti, così da conservare una sorta di collegamento tra i territoriche permetta un interscambio tra le popolazioni. Questo collegamento può essere formato da siepi, zone tampone o margini forestali. In poche parole, non è importante unicamente la protezione dei diversi habitat dell’Orbettino, ma piuttosto di conservare un agricoltura favorevole alla natura senza entrare in conflitto con la politica degli agricoltori.

habitat

Habitat

L’Orbettino vive in ambienti e substrati diversi, che vanno dalle torbe ai suoli delle praterie aride. E’presente nelle zone non troppo umide di paludi e rive, nei boschi moderatamente soleggiati, nelle radure, ai margini delle aree boschive, nei cespugli e nelle siepi naturali, lungo il ciglio delle strade e dei viottoli di campagna, sulle scarpate nei pressi di ferrovie e autostrade, nei prati falciati di rado, nei pascoli estensivi, nei vigneti, tra le alte erbe, nelle cave di ghiaia o di argilla, nelle zone ruderali delle stesse aree industriali, come attorno a capannoni o  vicino a depositi di materiale. l’Orbettino è presente anche nelle aree urbane, dove occupa, oltre agli ambienti già citati, iparchi, icimiteri, gli orti e i giardini parzialmente naturali.

È quindi indispensabile che in questi luoghi sia presente uno strato d’erba a tratti fitto,discontinuo ed esposto al sole.  Nei luoghi in cui l’erba viene tagliata e quindipovera di rifugi, diventa importante la presenza di muri a secco, mucchi di sassi, assi o lastre di pietra. Poichè l’animale s’intrattiene più di quanto comunemente si creda all’aperto, nell’intrico della vegetazione erbacea,il fuoco può avere effetti devastanti.

Pubblicazioni

L'Orbettino - biologia e protezione: Descrizione della specie, dello modo di vita, dell'habitat, del livello di minaccia e della protezione.

Rainer Neumeyer 2008: Opuscolo L'Orbettino. infofauna (karch) Centre national de données et d'informations sur la faune de Suisse.
Alfermann D., Kammel W., Meyer A., Ursenbacher S., Kühnis J., Engel E., Proess R. 2016: Die Blindschleiche - Reptil des Jahres 2017. Broschüre. Deutsche Gesellschaft für Herpetologie und Terrarienkunde e. V. (DGHT)